IL MYTHOS DI CIPSELO


CADMAEL E LE SUE AVVENTURE

IL MYTHOS DI CIPSELO 8° avventura

Improvvisamente qualcosa fece spaventare il cavallo che, nitrendo, cominciò a galoppare verso casa portandosi dietro il carretto che sobbalzava a destra e a sinistra. Sartes si mise a corrergli dietro per fermarlo mentre Cadmael osservava la scena. Con la coda dell’occhio gli parve di vedere qualcosa di strano vicino alle arnie. Si girò per osservare con più attenzione: in effetti, poco distante, era apparso un oggetto cilindrico con la forma di un alveare. Si avvicinò per osservarlo meglio e non si accorse che la punta di Dory si era illuminata perché era tutto intento ad osservare un’ape che cercava di entrare nell’imboccatura superiore senza riuscirci e fu in quell’istante che si rammentò del suo sogno ma ormai era troppo tardi perché una mano di bambino uscì fuori dall’apertura e con forza lo tirò dentro per il braccio. Cadmael non ebbe neppure il tempo di gridare e si trovò risucchiato nel buio.

il mito di Cipselo

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Cadmael sfiorò Dory e a bassa voce e gli chiese dove si trovassero e chi fosse costui. “Siamo arrivati ad Olimpia e ci troviamo nella valle vicino al corso del fiume Alteo dove un tempo sorgeva il santuario della Dea Era e l’uomo che vedi è Cipselo re dell’illustre città di Corinto!” mormorò Dory. Cadmael si sdraiò per terra per non farsi vedere e disse: “Caspita! Quel bambino nascosto nell’arnia diventato adulto! Ma quanti anni sono trascorsi da quel giorno? “ “Moltissimi…” A Cadmael vennero i brividi: aveva di fronte un tiranno e questo non lo faceva star tranquillo… Vide Cipselo girarsi all’improvviso e incamminarsi verso di lui. Lo aveva visto! L’istinto fu quello di scappare ma mentre si alzava per cercare di correre, Dory gli fece un piccolo sgambetto facendolo cadere.